Double Exposure

April, 2022
AMRN068
CD Digipack
Price: 
12.50
Francesco Massaro – Francesco Pellegrino

Sudden coming out of the abyss.
Adding other brackets, and darkness.
Finding a stand, a nest.
You can’t see me, and I am staring at you.
Standing before the final flood.
On the edge of silence, where insects and shadows swarm.
Time chipped into a stone.
Trampled love on a leaf.
Things that can’t be said, but just played.
Are you alive, or don’t you feel like it?
The acrobat looks over the ridge of a cliff plummeting into another void.
A face furrowed by other intentions.
Clouds and twentieth century winds sweep the clearing.
The breath of a Northern god.
Monumental tiny creatures’ birth anxiety.
Gifts we will not recognize.
A stubborn tree stretches out its gnarled hands.
Standing up to the slap, to the bora.
Electrical storms.
The tale fallen into a crevasse.
Before the end of time comes.
Tiny corners of epics.
Before going back into darkness without sound.
Two musicians breathing into their saxophones.
Paths in ice.
By the fire of pale silicon bonfires, music as from a distance.
Satori, noise.
Lightning, time, and thunder.
Children's marbles, raucous microphones.
All our demons’ insomnia.
End credits, the comet’s tail of the time.
Delicate apocalypse in a box.
Like an inhabited sea in the night of our world, someone repeats: "I am. I am. I am."

NAZIM COMUNALE [translation by Roseanne Rogosin]

Francesco Massaro and Francesco Pellegrino meet at the midpoint of a path taken from opposite sides. Double Exposure is a double focus, an impalpable deferment from which emerges a fertile hybrid field, an electroacoustic improvisation where the different derivations, saxophones, clarinets, live electronics and synthesis, give a double glance, an ephemeral balance point. An unstable matter, of an intense fibrillation of the elements.

Double Exposure was born from the meeting of two electro-acoustic musicians, Francesco Massaro and Francesco Pellegrino, triggered by the reciprocal following of their musical careers and artistic choices, leading to their coming together in Florence in June 2021, on the stage of the MurateArtDistrict.

They meet on their way; on the one hand Massaro, saxophonist and composer, is getting closer and closer to the world of electronics, especially real-time synthesis and live electronics; on the other Pellegrino was born as an electroacoustic musician and began to study clarinet and saxophone as a self-taught musician, merging acoustic research with electronic skills.

The duo stands right in the middle, in the art of improvisation, striving for research, quality and care of the sound, in the aim of making that spring shine.

Reviews

All About Jazz
Neri pollastri

Documentazione di un "primo incontro" tra due musicisti che da tempo si interessavano alle opere l'uno dell'altro, Double Exposure è la registrazione del concerto che Francesco Massaro e Francesco Pellegrino hanno tenuto il 21 giugno 2021 presso il Murate Art District di Firenze. 

Il lavoro, pubblicato da Amirani Records, si compone di due tracce: la prima, eponima, è molto lunga—oltre quarantasette minuti—e raccoglie l'intero concerto; la seconda, "Encore," più breve ma sempre oltre i nove minuti, riprende l'appendice conclusiva, quasi a mo' di bis, sviluppata sulla traccia data ai musicisti da uno scritto poetico di Nazim Comunale, già utilizzato da Massaro nell'ultimo lavoro del suo Bestiario (clicca qui per leggerne la recensione) e che l'autore stesso recitava dal vivo in scena. Anch'essa senza dubbio interessante, specie per la interazione con un'altra arte, questa seconda parte è a nostro giudizio meno apprezzabile della prima, principalmente a causa di una eccessiva fissità del testo e della recitazione, che rendono più prevedibili anche gli sviluppi della musica 

Accomunati entrambi dalla contemporanea attenzione che dedicano alle ance—sax baritono e clarinetto basso Massaro, sax tenore e clarinetto Pellegrino —, all'elettronica e dell'improvvisazione, i due artisti sviluppano istantaneamente un dialogo che intreccia suoni acustici ed elettrici, sperimentando sia sui primi—con colpi d'ancia, borbottii, passaggi in respirazione continua—sia sui secondi—con eco, riverberi, campionamenti sia degli strumenti, sia di voci e di rumori. 

L'esito in "Double Exposure" è una narrazione mutevolissima ma di sorprendente equilibrio, con alcuni momenti certo caotici, però complessivamente estremamente nitida e coerente, che talvolta ha persino passaggi di insospettabile lirismo. Al punto che, al contrario di quel che avviene di solito nelle opere improvvisate, l'ascolto della registrazione è forse ancor più avvincente dello spettacolo dal vivo, al quale chi scrive era presente e che pur era assai ben riuscito. 

CD di assai piacevole ascolto a dispetto dell'arditezza del progetto, Double Exposure è anche un interessante documento delle direzioni che sta prendendo oggi la ricerca musicale.

Musica Jazz
Enzo Boddi

Registrato dal vivo al MAD (Murate Art District) di Firenze, questo lavoro ripropone temi, suggestioni e problemi della ricerca elettroacustica, nel caso specifico coniugata con l’improvvisazione. Entrambi pugliesi e provenienti da studi accademici, Massaro e Pellegrino condividono l’amore per l’esplorazione sonora condotta attraverso la combinazione tra il soffio vitale delle ance e l’apporto – sempre funzionale, mai gratuito o effettistico – dell’elettronica. Questo è frutto di una gamma di interessi e attività alquanto diversificata. Massaro è attivo nel campo dell’improvvisazione, essendo stato tra l’altro allievo di Gianni Lenoci. Già questo la dice lunga sulla sua inclinazione a esplorare sia la musica improvvisata di matrice jazzistica che certe aree sperimentali della musica contemporanea di ambito accademico. Pellegrino è compositore, performer e membro del trio 3D3, oltreché artista multimediale e autore di installazioni. Eseguita senza soluzione di continuità, Double Exposure (della durata di oltre 47 minuti) è il risultato di una sequenza di eventi sonori che compongono un’unità coerente. Vi si colgono molteplici richiami e riferimenti – forse più impliciti che espliciti – a precedenti esperienze divenute ormai storiche. L’interazione spesso proficua tra strumenti ad ancia ed elettronica evoca in prima battuta la collaborazione tra Anthony Braxton e Richard Teitelbaum in «Time Zones» e «Trio And Duet» anche in virtù delle diverse modalità di produzione del suono, grazie alle quali sassofoni e clarinetti possono espandere la gamma timbrica. Tuttavia, nel DNA di questa musica si individua anche l’eredità di imprese pionieristiche quali Musica Elettronica Viva (di cui facevano parte tra gli altri Alvin Curran e lo stesso Teitelbaum) e il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza. Nel brano che chiude il concerto (un bis ovviamente intitolato Encore) i musicisti predispongono un percorso per i versi, recitati dal vivo, di Nazim Comunale.
Boddi

Sands Zine
Mario Biserni

Avere lo stesso nome e suonare strumenti affini, sax baritono più clarinetto basso da una parte e sax tenore più clarinetto dall’altra, rappresentano un buon input per prefigurare una collaborazione.
Per iniziarla servono poi altre cose, in particolare interessi comuni o che, comunque, vanno a combaciare. Interessi che i due hanno trovato nella composizione istantanea, nella manipolazione elettronica dei suoni naturali e organici e nella ricerca sulle ambientazioni migliori per le loro performance.
Per fare una musica interessante servono anche altre qualità intrinseche ed estrinseche, quali una buona dose di fantasia espressiva e uno spirito altamente collaborativo.
Il centro culturale Murate Art District di Fiirenze si è rivelato un luogo più che perfetto per la loro performance e per queste registrazioni.
Per arrivare a pubblicare un disco, infine, è indispensabile un editore discografico interessato a questo tipo di proposta musicale. Gianni Mimmo, con la sua Amirani Records, è stato la persona giusta al poeto giusto.
Come per un bel fuoco servono il combustibile , il comburente, la scintilla… e la mano de dios
In aggiunta ai quasi 50 minuti del concerto i due hanno fornito un ulteriore prova sul livello qualitativo del loro sodalizio sonorizzando in tempo reale il testo recitato da Nazim Comunale.
C'è anche la mano de dios... in alto i vostri calici. 

Prossimamente: “People and Places” dei Katharsis; “Landscapes and Lamentations” di Richard Carr; “The Soundtrack of Your Secrets” di Andrea Bellucci & Matteo Uggeri; “Transmutation Of Things” di MC Maguire; “Blue Horizon” di Richard B. Lewis; “Signals” di Lawson & Merrill; “Hide Nothing” // “Before Then” dei Tell No Lies //Tim Trevor-Briscoe, Szilárd Mezei & Nicola Guazzaloca; “Virus” dei Sonic Alliances; “Tempoo” dei Compani Extended & Voices; “Folk! Volume 1” // “Folk! Volume 2” di Roberto Fega; “Ilta” di Stefanie Abderhalden & Kyle Flens; “Spinifex Sings” degli Spinifex; “Arkinetics” di Dan Kurfirst; “Austin Meeting” di A Spirale / Makoto Oshiro / Takahiro Kawaguchi; “Shirwku” della Zebra Street Band; “Black Holes Are Hard To Find” di Frank Paul Schubert, Kazuhisa Uchihashi & Klaus Kugel; “Songs In Time Of Plague” di Alex Lubet …

Kathodik
Sergio Eletto

“Double Exposure” ha tutti i tratti di un profondo viaggio iniziatico che non vorremo finisse mai, costituito da suoni stranianti, originali e carichi di fascino magnetico, in cui il connubio tra asperità acustiche e materiali elettronici diviene nel cammino un magico corpo unico. Dove si avverte un non-so-che di allucinato erotismo improvvisato quando il bilanciamento tra rimbrotti, soffi di sax, sofisticati fraseggi, esercizi di respirazione circolare si bilanciano con perfezionismo para-zen a ritocchi metallici, rumori vetrosi e percussivi, aprendo nel divenire anche sofisticate microwaves dal carattere crepuscolare. Evan Parker, John Cage, Peter Brotzmann, Kevin Drumm, Scanner: alcuni nomi che mi saltano alla mente per tentare di trarre qualche paragone stilistico, ma soprattutto si respira tanta personalità. Francesco Massaro e Francesco Pellegrino creano il disco più bello del 2022 di altri-suoni, un live-recordings catturato al MAD – Murale Art District – in quel di Firenze nel 2021, mettendo in gioco una strumentazione che comprende sax baritono, clarinetto basso (il primo), sax tenore e clarinetto (il secondo), accomunati entrambi dall’uso e dalla sperimentazione di devices elettronici.
Il primo set, Double Exposure, sfiora i 50 minuti, sciorinando una grazia invidiabile nel miscelare con maestria improv radicale con climax di meditativa sospensione ambient. Mai banale, mai uno scivolone nelle armonie facili e frivole. Un grande pregio insomma che si ritrova anche nella successiva Encore, prova più ristretta dove vi è anche la narrazione di un testo scritto e recitato da Nazim Comunale. Non resta che chiudere gli occhi e abbandonarsi a questa esperienza sonora unica e magistrale.

Music Zoom
Vittorio Lannutti

Sulla Amirani Records appare questa coraggiosa incisione di Francesco Massaro al sax baritono, clarinetto basso ed effetti elettronici e Francesco Pellegrino, al sax tenore, clarinetto ed effetti elettronici. Si tratta di un live registrato a Firenze al Murate Art District nel giugno del 2021, dal quale qui si pubblicano un lungo dialogo di 47 minuti e il bis, altri 9 minuti, in cui Nazim Comunale recita una sua poesia seguito dai suoni degli altri due. È un lungo esperimento alchemico quello dei due sassofonisti, bravi anche ad utilizzare con fantasia i suoni che i loro dispositivi elettronici mettono a disposizione. Impossibile restare indifferenti di fronte al magma sonoro dei due, che procede ora lento, ora più spedito, sull’onda di una empatia fra i due che prevede una comprensione instantanea di quello che sta avvenendo. È un esperimento riuscito, che coinvolge o respinge l’ascoltatore, non si sono vie di mezzo, ma che ha qualcosa di reale da dire. Il bis può risultare più comunicativo, per via dei versi recitati, è questione di gusti. Una musica che rappresenta un ispirato e coraggioso bagno nell’infinito mondo dei suoni.

Avant Music News
Daniel Barbiero

Like the photographic technique from which it gets its name, Francesco Massaro and Francesco Pellegrino’s Double Exposure overlays multiple images to make a complex, composite whole. In this case, the images are sonic images, provided by electronics and acoustic wind instruments set with and against each other to form sometimes sharp-edged, and sometimes blended, gestalts. Although both artists are credited with electronics and reeds–Massaro’s are baritone saxophone and bass clarinet, Pellegrino’s are tenor saxophone and clarinet–this symmetry of instrumentation seems to have been asymmetrically apportioned, with Pellegrino supplying most of the electronics and Massaro handling the bulk of the acoustic playing, at least to judge from those passages where a specific reed instrument can be identified. This would represent a natural division of labor, since Pellegrino established himself as an electronic sound artist before teaching himself sax and clarinet, and Massaro was a composer and instrumentalist before taking up electronics. Either way, the music represents an intelligent and energetic mix of disparate elements, sometimes laid out as separate but juxtaposed sound fields, and sometimes integrated through interactive programming. Sonic exploration via extended reed techniques and electronic abstraction predominates, but there also are more lyrical passages for baritone saxophone or bass clarinet superimposed against a backdrop of sampled sounds and colored noise. There is in particular an especially beautiful passage for bass clarinet and celestial electronics about three-quarters of the way through the duo’s set-long improvisation, which was recorded live in Florence in June of 2021. For their encore, Massaro and Pellegrino provided backing for a text written and read by poet Nazim Comunale.

Vynilmine
ΦΩΝΤΑΣ ΤΡΟΥΣΑΣ/ PHONTAS TROUSSAS

Ένα «σκληρό» improv άλμπουμ, αλλά καθ’ όλα ελκυστικό, έχουμε εδώ – ένα άλμπουμ, που αποκαλείται “Double Exposure” (2022) και που κυκλοφορεί, τώρα, από την γνωστή μας ιταλική εταιρεία Amirani Records. Υπεύθυνοι, για το CD αυτό, είναι βασικά ο βαρύτονο-σαξοφωνίστας, μπασο-κλαρινετίστας, που χειρίζεται και ηλεκτρονικά Francesco Massaro, και ο τενόρο-σαξοφωνίστας, κλαρινίστας, που επίσης χειρίζεται  ηλεκτρονικά, Francesco Pellegrino.

Αυτοί οι δύο μουσικοί είναι πίσω από το βασικό φερώνυμο track, που διαρκεί 47 λεπτά(!), συνοδεύοντας περαιτέρω με τις παρεμβάσεις τους την απαγγελία του Nazim Comunale στο 9λεπτο “Encore”. Τούτα τα δύο κομμάτια είναι όλο κι όλο το περιεχόμενο του “Double Exposure”, ενός άλμπουμ που δεν θα μπορούσε παρά να ήταν ηχογραφημένο live – όπως και συμβαίνει εξάλλου.
Ζωντανοί, λοιπόν, στο MAD (Murate Art District) της Φλωρεντίας, στις 20 Ιουνίου 2021, οι Massaro και Pellegrino αναπτύσσουν εδώ (λέμε πάντα για το 47λεπτο “Double exposure”) ένα ηχητικό πλάτωμα, μέσα στο οποίο φωλιάζουν ηλεκτροστατικής φύσεως επεμβάσεις, που απαρτίζονται από μικρο-θορύβους, μικρο-βόμβους, συρσίματα, ξυσίματα, προσομοιώσεις καιρικών φαινομένων, μπουρμπουλήθρες κ.λπ., με τα πνευστά των δύο αυτοσχεδιαστών να πλειοδοτούν πότε σε «πνιγμένα» timbre και πότε σε πιο «συνετά» φυσήματα, μέσα από τα οποία αναδεικνύεται πάντα η συνεργασία μεταξύ φυσικών ήχων και ηλεκτρονικών παρεκβάσεων.
Στην πράξη αυτό που ακούς μοιάζει σαν να έρχεται από δύο διαφορετικές διευθύνσεις, συμβάλλοντας και δημιουργώντας μία τρίτη (διεύθυνση) εντελώς καινούρια και πάντως συμπαγή, που ανανεώνεται μονίμως μέσα από συνεχείς «αλλαγές» και αλλεπάλληλες προσθήκες σε φωνές και ήχους.
Το άκουσμα είναι συναρπαστικό, μέσα στην φαινομενική λιτότητά του, με τους δύο improvisers να επιτυγχάνουν με άνεση συναισθηματικό δόσιμο και ευρύτερη επικοινωνία (μεταξύ τους, μα και με το ακροατήριο).
Στο δεύτερο track (“Encore”) έχουμε την περίπτωση μιας κλασικής απαγγελίας στην ιταλική γλώσσα (ένα ποιητικά ερμητικό και κάπως πυρετικό κείμενο), την οποία συνοδεύει ηλεκτροστατικό, ηλεκτρονικό και improv-jazz υπόστρωμα.
Τα πάντα ακούγονται στην σειρά τους... και με δεδομένο το ενδιαφέρον μας.

Percorsi Musicali
Ettore Garzia

Di fronte a quanto ci propone l’attuale situazione mondiale dovremmo forse ascoltare le parole profetiche di Hazrat Inayat Khan, musicista mistico del primo Novecento e pioniere della divulgazione Sufi in Occidente, allorché insinuò che:
“...There can be no rebirth without a dark night of the soul, a total annihilation of all that you believed in and thought that you were...“ (da Thinking Like The Universe: The Sufi Path Of Awakening, Thorsons 2000).

La sensazione di un’apocalisse molto prossima al suo verificarsi è un atteggiamento che la storia ha praticamente ripetuto pedissequamente in archi temporali quasi costanti: dopo 300 o 400 anni, quando le cose vanno molto male per l’anima, è sempre dietro l’angolo. Ma della considerazione di Inayat Khan è vera la condizione di trasformazione, qualcosa che porta l’interpretazione filosofica a considerare un coraggioso, quasi impossibile stato di cambiamento.

Direi che per un musicista tanto bravo come Francesco Massaro, si stia verificando già un congiuntura favorevole ad un rinascimento: sempre nelle indicazioni migliori di Percorsi Musicali, Massaro ha effettuato sinora un percorso riflessivo nei regimi acustici del sassofono, attingendo alla vibrazione etnica, alla patafisica e alla tecnica contemporanea, senza regalare troppe chances all’elettronica (l’unica fu Maniera Nera nel 2018); nei fatti, le recensioni su giornali di jazz coprivano un certo tipo di preparazione del musicista, ma francamente la sua musica si è sempre presentata piuttosto fuorviante rispetto agli indirizzi idiomatici di una rivista su quel genere. Ora viene pubblicato Double Exposure, un live recording al MAD Murate Art District di Firenze nel giugno del 2021, esposizione mista tra strumento e consolle elettronica suonato con Francesco Pellegrino, un altro strumentista a fiati e sound artist che divide con lui registri di sax e clarinetto e probabilmente molte opinioni musicali: i due musicisti si regolano per un soundscape che ha in carico suoni preventivamente ricercati, lavorati sulle coordinate di una fusione specialistica, tra cellule del concretismo dell’oggetto sonoro e noise, qualcosa che va per conto suo o diventa sfondo espressivo per evoluzioni strumentali altrettanto pensate e coordinate dai due musicisti.

Massaro (sassofono baritono e clarinetto basso) e Pellegrino (sassofono tenore e clarinetto) si vedono dietro i loro strumenti e le loro consolle, in un disegno di improvvisazione elettroacustica definito a monte ma elaborato real time: l’idea è quella di inserirsi in un climax elettronico variegato e straniante, le entità soniche sviluppano percezioni che portano alla mente trame di scampanellio, fonti acquatiche, del rumore bianco delle interruzioni e dei guasti televisivi; i due si concentrano su saturazioni acustiche dei loro strumenti, tenute per quanto più tempo possibile, combinate con fasi di afasia o imprevedibile irruzione. Il loro compito è inquadrato filosoficamente da Nazim Comunale che attraverso la poesia svela i fini interiori della doppia esposizione, una lunga poesia che arriva alla fine dell’esibizione e che dà conto delle tempeste elettriche e i crepacci che si aprono nell’ascolto: “...delicate apocalypse in a box. Like an inhabited sea in the night of our world, someone repeats: ‘I am. I am. I am’...” (Comunale, liner notes). E’ un pensiero comune, un disappunto intenzionalmente rivolto al mondo che però riconosce le identità, perché comunque è sempre più ora di mostrare la serietà e la coerenza di un musicista e ammettere lo stupore di un’alternativa. Massaro e Pellegrino (così come Comunale) non si stanno piegando per nulla alla meravigliosa beffa che la cultura musicale sta offrendo, tentando di far passare messaggi distorti e convenzionali e, nello specifico e sparuto mondo dell’improvvisazione elettroacustica, i due musicisti tramite Double Exposure vorrebbero ritagliarsi anche un posto al suo interno, un luogo umorale che racchiude gli istinti e le ispirazioni (per Massaro -di cui conosco bene il passato- farei rientrare le esperienze del Bestiario Marino e di Maniera Nera nel subconscio delle costruzioni improvvisative).

La lettura migliore che potete fare su Double Exposure è che vi trovate di fronte a prodotti unici, che sanno mediare la sperimentazione e l’improvvisazione libera con le licenze emotive delle esperienze soniche, qualcosa che rapidamente vi porta tra “crepacci” e “riemersioni” in superfice. 

Alias - Il Manifesto
Guido Festinese

La “doppia esposizione”, dunque il mettersi in gioco su soluzioni anche estreme di azzardo sonoro arrivano dai due Francesco, Massaro al sax baritono e clarinetto basso, Pellegrino al tenore e clarinetto. Entrambi abile anche a maneggiare scampoli di elettronica. Una suite-monstre da 47 minuti, che esplora sonorità ancestrali e cavità immensamente risonanti alternate a momenti di quiete estatica, una sorta di “bis” da nove minuti con la voce recitante di Nazim Comunale. Emozioni forti e vere.
 

Credits: 
  1. Double Exposure                    47:08
  2. Encore (*)                                   9:04

Francesco Massaro: baritone sax, bass clarinet, electronics
Francesco Pellegrino: tenor sax, clarinet, electronics

(*) Nazim Comunale: text and narrator

Music composed by Francesco Massaro and Francesco Pellegrino
Live recording at MAD- Murate Art District, Florence, Italy, 2021, June the 20th
Recording and sound engineering: Maurizio Montini
Mixing: Francesco Pellegrino
Cover photo: Thomas Goetzelt
Inside photo: Anita Barghigiani
Liner note: Nazim Comunale
Translation: Roseanne Rogosin
Graphics: Nicola Guazzaloca
Executive production: Gianni Mimmo for Amirani Records
Special thanks to Mrs. Valentina Gensini, MAD board director and to Mr. Maurizio Montini