Uscito un po' prima dell'altro e registrato nel novembre del 2017, il secondo CD ha il numero di catalogo 58 e vede in scena un più classico quartetto, con i cagliaritani Silvia Corda al pianoforte e Adriano Orrù al contrabbasso ad affiancare i clarinetti del portoghese Joao Pedro Viegas e del brasiliano Luiz Rocha. La cifra del lavoro è quella di un'improvvisazione cameristica e meditativa, su tempi lenti, ricca di pause, fatta di suoni spontanei, frammentati e discreti, che ora dialogano tra loro, ora invece si addensano per dar vita a trame più dense.
La collaborazione è paritetica, di diritto e di fatto, anche se qua e là qualcuno "guida" più degli altri: è per esempio il caso della Corda in "Des Pas Sans Neige," dove la pianista regala alla trama una ricca dote di blues, che dà al brano un'identità che lo differenzia da buona parte del lavoro; oppure quello di Orrù, che conduce con l'archetto buona parte del bellissimo "Refraction," offrendo spazi ai clarinetti e al piano. I due fiati, invece, pur rimanendo costantemente protagonisti svolgono un compito maggiormente puntillistico, oppure—come nel centro dell'iniziale "The Significance Was Carefully Hidden," dal titolo programmatico—intrecciando le rispettive voci tra linearità e squittii.
Una costruzione musicale portata avanti per sottrazione, asciutta e rarefatta, a tratti brumosa, all'interno della quale si accendono improvvisi lampi di luce, da ascoltare con quiete e molta attenzione.