Glance and Many Avenues (Live at Apex, Göttingen 2013)

April, 2015
AMRN042
CD Digipack
Price: 
12.50
Reciprocal Uncles With Ove Volquartz

Reciprocal Uncles started in 2009 is already a brand for Amirani Records and delighted audiences in Europe and Usa. Sparkling collaboration between Gianni Lenoci and Gianni Mimmo, the duo has performed in Italy, Germany, Uk, Belgium and in USA in two different tours.

Their first album is sold out and has been widely recognized by reviewers all over the planet. 

Their improvisations have been defined by FreeJazz blogger Stef Gjissels "Perfect match for each other: sensitive, lyrical and abstract, a rare combination", and by AAJ USA reviewer Gordon Marshall: "The dynamics throughout are fun and swinging. Their music offers resolutions - and revolutions - turning the tensions into forays of breathtaking complexity".

For the 2013 European Tour the duo opened the circle to brilliant percussionist Cristiano Calacagnile, remarkable musician with a lot of excellent collaborations in his already dense career, notably with Anthony Braxton, Rova Saxophone quartet, Daniele D'Agaro, Tristan Honsinger among the others and multiple original works with musicians coming from the experimental areas and jazz as well.

The meeting with the great Ove Volquartz has been simply magic!

The concert at The Apex in Göttingen is a real gem of top class improvisations flavored by contemporary shades and bluesy lights as well.

Reviews

Solar Ipse
Loris Zecchin

Eruzione solare. Profondità di colore. Una misura umana delle cose. Dialoghi sulla soglia di ciò che appare e scompare. Abolizione delle barre nere che dividono i singoli fotogrammi in un rullo di pellicola. Un flusso sonoro di micro-eventi jazz-impro contraddistinto da modificazioni di varia intensità.

Provare a dare organicità e tepore a simili pratiche richiede un bagaglio di esperienza notevole, ma il team di Reciprocal Uncles composto da Gianni Lenoci (piano), Gianni Mimmo (sax soprano), Cristiano Calcagnile (batteria), Ove Volquartz (clarinetto basso e clarinetto contrabbasso) dimostra di possederlo tutto, quel tipo di mestiere, e di saperne fare buon uso.

Glance and Many Avenues (CD, AMIRANI) registrato live all’Apex, di Göttingen nel 2013 li fotografa in esplorazione Turneriana di strati e strati di velature senza che si cada nell’assoluto cerebrale. Suoni spostati nella periferia del luogo che li ospita, quasi non si volesse farli contaminare con ciò che sta al centro, e “limite di velocità imposto” , ovvero non si ricorre mai alla sottolineatura fanatica del frammento/moncherino penzolante. Un album che contiene al proprio interno tutta una serie di ossessioni note (identità, identificazione, mesmerismo testurale, psicanalisi di gruppo imbracciando gli strumenti...) e cha dà molto solo a chi ha pazienza di mettersi lì e aprire bene le orecchie. Non si regala niente a nessuno qua dentro, vi ho avvertiti.

Sand Zine
Anna Maria Pezzola

A nome Reciprocal Uncles s’era recensito un CD pubblicato, sempre per Amirani, circa cinque anni fa. In quell’occasione la sigla nascondeva il duo Mimmo – Lenoci, duo che oggi ritroviamo raddoppiato per la presenza del batterista Cristiano Calcagnile e del clarinettista tedesco Ove Volquartz. In realtà anche queste registrazioni sono vecchie, ma solo di due anni, e sono state effettuate durante un concerto nella città di Göttingen, tutto ciò è comunque comprensibile già dalle note che sempre alleghiamo alle nostre recensioni.

È comunque necessario ripartire da quelle vecchie impressioni per sottolineare il grande equilibrio che c’è, sia fra gli spazi che i quattro si ritagliano, sia negli insiemi, e sia fra le soluzioni più soft e quelle più irruente.

L’accoppiata degli strumenti a fiato si completa per contrasto di timbriche, oltreché per una naturale antitesi fra suoni metallici e suoni lignei.

I due soggetti ritmici, ma forse è ingiusto definirli tali, si completano invece per compenetrazione, laddove una concezione percussiva del pianoforte e una concezione melodica degli oggetti percossi finiscono naturalmente con l’incontrarsi.

Libertà e democrazia: a emergere è l’idea colemaniana di un collettivo senza leader, dove il contributo dei vari componenti va a formare incastri armonici sulla cui simmetria si gioca l’equilibrio complessivo.

Nella via Hatum Rumiyoc di Cuzco c’è una pietra, cosiddetta dai dodici angoli, che fa parte di un vecchio muro incaico e s’incastra alla perfezione con quelle che gli stanno intorno. Si trova lì da secoli e, insieme al muro di cui fa parte, ha resistito alle intemperie, ai terremoti e ai colonizzatori spagnoli. Così vedo la musica di questo quartetto, un insieme di elementi poliedrici che s’incastrano alla perfezione l’uno con l’altro, fino a formare compagini strutturalmente solide e architettonicamente impeccabili.

Rockerilla
Massimo Marchini

Reciprocal Uncles è un realtà ben conosciuta fra gli amanti della musica nuova. Se da un lato possiamo asserire che il free jazz è la radice di questi voli pindarici, il vero motore di questa come delle altre opere nelle quali è coinvolto il genio di Gianni Mimmo, è l’aggettivo free.

Carezze a teneri fiori notturni, frattali cascate piroclastiche di note roventi in una perfetta sincretica ricerca poetica e lessicale. Volquartz danza in pleniluni di ripida estasi sopra le vivide increspature del pianoforte di Lenoci, argonauta assai noto ai nostri lettori. Calcagnile segna un tempo trafugato a Kronos in favore di Aion. Mimmo fa ancora una volta del sax soprano un organo vitale, respirando note di spontanea fioritura.

Ettore Garzia Blog
Ettore Garzia

Una delle qualità essenziali della perfomance è quella di saper creare, negli spazi dell'esibizione, un ambiente che delinea significativi eventi musicali, dai contrasti dinamici alle oasi sonore che accendono sensazioni pur nella loro diminuita resa in volume; è un modo potente per impostare la riflessione inconscia che guida alla formazione di immagini neurali indotte dalla musica ed inoltre, nei momenti in cui risultasse carente la fase dell'originalità della proposta, è un serbatoio da cui attingere le verità di quello che con molta approssimazione viene chiamata espressione. La climax, termine derivato dall'impianto narrativo e teatrale, può essere ben applicata alla musica per caratterizzare un fraseggio "culminante", in cui i musicisti si incontrano nella dimensione massima della concentrazione e dell'interplay, in contrapposizione al suo contrario, un quasi silenzio che viene scavato tra isole sonore di bassa dinamica, in cui è comunque richiesta ai musicisti una similarità: la stessa forza di concentrazione. Il quartetto d'improvvisazione dei Reciprocal Uncles con Ove Volquartz contiene una delle più forti e sensate dimostrazioni della forza delle climax e delle anti-climax; originariamente composto in duo tra Gianni Mimmo al soprano e Gianni Lenoci al piano, il gruppo ha aumentato l'organico costituendosi in trio, con l'apporto della batteria di Cristiano Calcagnile (vedi qui un sketch d'esibizione al Vortex Jazz Club) e, nell'esperienza tedesca di cui si parla in questa recensione, il trio è diventato un quartetto unendosi al clarinettista Ove Volquartz (anche clarinetto contrabbasso), musicista tedesco che molti appassionati di vecchia data conosceranno per l'importante ruolo giocato nell'improvvisazione germanica degli anni settanta e per le importanti collaborazioni nei workshops di Cecil Taylor e Gunter Hampel.

Registrato live all'Apex di Gottingen nel 2013, "Glance and many avenues" è un appassionato documento musicale che evidenzia come il quartetto abbia immediatamente raggiunto un affiatamento invidiabile ed insospettabile, in cui l'improvvisazione fornisce soluzioni continue che fanno bene alla psicosi di gruppo: ognuno recita la sua parte, attingendo alle sensazioni del momento, ma con un orecchio forgiato quasi automaticamente all'ascolto delle evoluzioni dei suoni del resto dei componenti, in modo da garantire una perfetta aderenza umorale: ci si muove tutti assieme sia nelle dinamicità che nelle pause con la stessa intensità. Ne viene fuori un disco complesso e superlativo da un lato e totalmente enigmatico dall'altro, dove la creazione d'arte è dietro l'angolo, imbastita in moto perpetuo, che tuona e risuona nell'ambiente sonoro presentando un fascino estraniante (frutto anche di alcune tecniche non convenzionali sugli strumenti). 

Un paio di considerazioni: 

1) riguarda la presunta inconsistenza della moderna impostazione dell'improvvisazione italiana, l'esperienza di Mimmo, Lenoci e Calcagnile realizza un validissimo esempio di musicisti "primi della classe", che non è superfluo sottolineare anche acclarando il lungo curriculum dei musicisti; guardando alle esperienze extra italiane, sembra che sia sempre più importante ricorrere ad un segno distintivo: in Francia la migliore improvvisazione libera ha creato delle magnifiche sponde per l'immaginazione aurale (partendo da Lazro per arrivare agli attuali Risser e Duboc), in Germania vive di alcune intuizioni nate dalle ricerche impostate oltre cinquanta anni fa dalla musica contemporanea (tra i migliori esempi le iniziative sulla spazialità di Gratkowski), nei paesi nordici la crema si è fusa nella natura (nelle idee di improvvisatori come Vilda & Inga o delle Spunk); in Italia il trio predetto va verso un'improvvisazione che, sottolineando gli opposti dinamici, restituisce un concetto letterario od artistico della musica, che vorrebbe recuperare il senso storico attraverso la musica (volgere lo sguardo ai progetti di Sciarratta o Guazzaloca per un'identità di risultato).

2) "Glance and many avenues" contiene alcune delle perfomances improvvisative più riuscite dei suoi partecipanti, lodevoli sia per espressione che per valenza tecnica, senza poter fare preferenze: sentite le climax di "Flowerpiecers on Cecil rd." o di "Act not re-act", in cui l'esplosività è corale e dà posto ad una pensosa caratterizzazione della musica piena di sfumature; oppure la "Zogernd in der Weberngasse", dove i musicisti vi fanno rivivere la persuasione notturna della strada percorsa da Dorian Gray prima di rincasare e cimentarsi con il suo ritratto. Ma non sono solo strade o viali che scorrono, come detto. C'è la consapevolezza di essere di fronte ad oggetti artistici che meriterebbero tutt'altra dimensione che quella già fortunata di un concerto riservato in un locale di Gottingen. 

Le son du grisly
Luc Bouquet

Considérant la fluidité comme chose recherchée, espérée voire implorée, cet enregistrement la débusque d’entrée. A Göttingen, patrie du clarinettiste Ove Volquartz, cette même fluidité saute aux oreilles. Le naturel passe par là et rien ne viendra le déranger. Histoire de sensibilités, pensera-t-on, et l’on aura raison. 

Ces quatre musiciens (je découvre pour la première fois le batteur Cristiano Calcagnile) savent écouter et ne pas taire leur savoir de mélodistes. Ils ont l’appétit vorace, parfois trop (Almost Presto et ses fausses fins) et l’interdit aux oubliettes. Nulle joute entre le soprano de Gianni Mimmo et les clarinettes de Volquartz, juste l’enlacement adéquat. Nulle épine rythmique chez le batteur mais des tambours transperçant. Nulle hérésie ceciltaylorienne chez Gianni Lenoci mais un désir d’accompagner la foudre avant d’attendrir les épices. Rien d’autre, ici, qu’une fougue naturelle, rare, ensorcelante.

L'isola che non c'era
Alberto Bazzurro

Un ulteriore quartetto, di tratto decisamente più (diciamo così) euro-radicale, firma – sintetizzando un multititolo chilometrico – Glance and Many Avenues (Amirani), sette improvvisazioni senza rete condotte da Gianni Mimmo, sax soprano (a sua volta di chiara indole lacyana), Ove Volquartz, clarinetti gravi, Gianni Lenoci, piano, e il rientrante Calcagnile (già con Ottaviano), batteria. Notevole, il tutto: musica ora distillata, volatile, ora più densa, nervosa, sempre nel segno di un invidiabile senso della struttura, della forma.

MusicZoom
Vittorio

Gianni Mimmo è spesso in giro per il mondo alla ricerca di possibilità di esibizioni con i musicisti più disparati. Il suo sax soprano questa volta è in compagnia di Reciprocal Unlces, il gruppoo insieme a Gianni Lenoci al piano e Cristiano Calcagnile alle percussioni. All´Apex di Göttingen, cittadina della Germania, incontrano Ove Volquartz, protagonista dell´avanguardia tedesca che ha lavorato nei gruppi di Cecil Taylor e Gunter Hampel, qui al clarinetto basso ed al clarinetto contrabbasso. L´incontro tenuto sulla linea di un´improvvisazione totale che spunta all´istante e della comunicazione estemporanea fra i quattro ha qualcosa di magico. Il sax soprano lacyano di Mimmo trova un perfetto partner nei clarinetti di Volquartz, spesso con il suo clarinetto contrabbasso a cercare suoni dal profondo. i ritmi spezzati di Calcagnile e l´esperto Lenoci al pianoforte fanno sì che la musica decolli, si muova per accumuli di tensione, a volte anche con momenti alla Cecil Taylor. Sono brani lunghi, come si addice dal vivo, in cui la tensione resta viva ed i musicisti trovano sempre qualcosa da dirsi. Non mancano i momenti più rarefatti, su Flowerpiercers on Cecil rd. ad esempio, o su Zögernd in der Weberngasse ispirato dal compositore dodecafonico Anton Webern, ma eseguito in completa improvvisazione. Molto bello Blaues Schichtengeflecht in cui il sax sorpano ed il clarinetto contrabbasso si incontrano in un intreccio originale accompagnato dalle note basse del pianoforte. Uno dei momenti migliori dell´intero disco. Le percussioni di Calcagnile sono protagoniste di Act not re-act insieme al sax soprano nell´introduzione, prima che arrivi lo starnazzante clarinetto basso di Volquartz ad accendere l´atmosfera, a creare quel momento speciale che ravviva la conversazione. Graciously Flowing Shadows si lascia andare a momenti più lirici, espressi dal pianoforte di Lenoci insieme al quartetto al completo. Si chiude con Almost Presto, più astratto, ed alla fine si ascoltano gli applausi degli ascoltatori, contenti e partecipi anche loro di questa riuscita celebrazione dell´avanguardia.

Credits: 

Gianni Mimmo _ soprano saxophone
Ove Volquartz _ bass and contrabass clarinets
Gianni Lenoci _ piano
Cristiano Calcagnile _ drums

 

Music _ Instant compositions by Calcagnile, Lenoci, Mimmo, Volquartz
Live recording _ March the 19th, 2013, at The Apex, Göttingen, Germany
Mixing _ Cristiano Calcagnile
Mastering _ Maurizio Giannotti, New Mastering Studio, Milano, Italy
Graphics _ Mirko Spino
Production _ Reciprocal Uncles
Executive production _ Gianni Mimmo for Amirani Records

 

Thanks to Andreas Thamm for his precious help