Non sbaglia un colpo Gianni Mimmo: dopo lo splendido Transient con il trio Clairvoyance—assieme a Silvia Corda e Adriano Orrù—eccolo adesso in un lavoro non meno bello, stavolta in duo con il polistrumentista siciliano Pierfrancesco Mucari.
Registrato tra le suggestive mura di Casa Faranda, antica dimora del borgo messinese di Castroreale, How to Get Rid of the Darkness è una riuscitissima improvvisazione dialogica, libera ma con un marcato carattere lirico in filigrana, molto coerente stilisticamente e che cambia di brano in brano tanto forme, quanto timbri, grazie all'alternarsi di Mucari tra i sax soprano, contralto e preparato, oltre a suonare in due brani il marranzano, l'idiofono a pizzico della tradizione isolana.
Per tutti i cinquantadue minuti di musica i due protagonisti s'intendono a meraviglia, intrecciando mirabilmente i suoni dei loro strumenti, cosa che accade sia nelle tracce più brevi—"Somber Pieces II," trentadue secondi, è quasi un brano interrotto sul nascere, ma ha egualmente una sua compiutezza, mentre i due minuti e cinquanta di "Grotesque [Jack in the Box]" riassumono un dialogo ricco di cambiamenti umorali—sia in quelle più estese. Ed è proprio il brano più lungo, quello che dà titolo all'album, a essere per chi scrive uno dei suoi momenti alti: entrambi al soprano, Mimmo e Mucari si volteggiano reciprocamente attorno con leggiadria, come coloratissime farfalle, cambiando di momento in momento velocità e traiettorie, battito delle ali e relazione reciproca; la lieve differenza timbrica permette di distinguerli e seguirne le evoluzioni, di apprezzarne le reciproche espressioni, insomma di godere della magnifica musica cui i due sono capaci di dar vita all'impronta.
Ben diverso, ma non meno mirabile, quanto scaturisce dall'incontro tra il soprano di Mimmo e il marranzano di Mucari, cosa che accade sia nella conclusiva "Until I Could See Your Little Boat Fade in the Mist of Dawn," sia in "Salome's A-tout": in questo caso Mucari costruisce un nucleo ritmico—espressivo attorno al quale il compagno può muoversi con libertà, esplorando i timbri estremi del suo strumento senza perdere contatto con una componente materica e terrena. Di particolare interesse anche "Crimson Bird Back Home," nel quale Mucari "prepara" il suo soprano immergendone la campana in un catino di rame antico e suonandolo in respirazione circolare, ottenendo in tal modo sia sonorità diverse —assai adeguate al titolo del brano"—, sia brobottii e colpi con i quali interagisce con Mimmo.
Lavoro di bellezza cristallina che non ci si stancherebbe mai di ascoltare.
Album della settimana.